Il digitale è bellissimo, specie quando porta all'analogico.

C'è una disputa da qualche anno, che da promotori di una delle due parti ci vede per la verità in ultima analisi fare il tifo per l'altra.
Perché il digitale (la parte che promuoviamo) è un elemento evolutivo per l'uomo, che può amplificare le sue capacitò, i suoi talenti, le sue attitudini. E va bene.
Quando però è prevaricante rispetto a quel mondo che dovrebbe migliorare, quello analogico (la parte che alla fine ci sta a cuore, so non altro perché è quello reale di cui facciamo parte), allora non va più bene.
Nella maggior parte delle applicazioni del digitale al mondo reale i rapporti tra i due sono decisamente cordiali, questo va detto, perché il primo fa il suo dovere nei confronti del secondo, lo migliora.
La disputa di cui sopra riguarda un segmento molto preciso della nostra società: il commercio al dettaglio.
Gli innegabili benefici dell'aprire un sito e trovare quello di cui necessitiamo che ci viene consegnato comodamente a casa, finiscono per fare danno perché tolgono alle persone l'abitudine della visita in negozio.
Addirittura la prospettiva di un'intero mondo digitale dal nome molto fico (Metaverso) è assurta recentemente a fama mondiale.
Queste conseguenze, questi effetti collaterali dell'applicazione del digitale applicato al reale, ci convincono poco, molto poco. La nostra ricerca è sempre quella della soluzione tecnologica che porti evidenti benefici ad un'Azienda, non che la sopprima.
Ma proprio lo sport che pratichiamo, il continuo selezionare le opportunità del mondo dei bit, ci ha portato ad intercettare un prodotto digitale che non allontana dall'esercizio commericale analogico, caso mai l'opposto.
La storia è sempre la stessa: nulla di nuovo e dunque rivoluzionario, stiamo parlando di una tecnologia esistenze. E' il modo di utilizzarla che determina la differenza tra "danno" e "beneficio".
E' il paradigma che cambia:
Quando apri un sito non trovi i prodotti, ma trovi il negozio. Ma veramente, riprodotto digitalmente al dettaglio, ti fai proprio una passeggiata virtuale al suo interno.
Non vedi i prodotti in vendita, vedi i prodotti esposti e puoi verificare la loro presenza. Certo, potrebbe essere di interesse dell'imprenditore permettere l'acquisto online e poi farVi consegnare la merce o farveli acquistare online e poi li potete ritirare di persona, o ancora solo bloccarli per il ritiro con pagamento in loco.
Quella vetrina virtuale non è più sostitutiva di quella reale, ma solo una sua proiezione fedele sul tuo smartphone o computer perché tu prenda coscienza di quello che c'è, e poi te lo vai a comprare fisicamente.
Come detto non è la prima e non sarà l'ultima volta che ci troviamo di fronte a qualcosa che già esiste, perché i "tour virtuali" di qualcosa li avrete già incrociati in rete, ma è la scelta di come usare questa tecnologia che sposta.
E' la scelta di lavorarci sopra per personalizzarla in modo da stardardizzare un servizio di creazione di quello che potremmo chiamare "gemello digitale" di un ambiente fisico, allo scopo unico di spingere la gente ad andarci, non di sostituirlo.
E' la scelta fatta di da un nostro partner, divenuto tale per la premessa iniziale: a noi piace proporre tecnologia digitale alle Aziende quando questa porta concreti benefici, e quando uno ha un esercizio commerciale il beneficio è portare una persona in più ad entrarci per acquistare, punto.
Abbiamo quindi una nuova freccia al nostro arco da proporre alla PMI che di lavoro fa cose per le quali le persone vere le raggiungono in posti veri, che attenzione, possono essere il negozio che abbiamo fatto come esempio, ma anche la sala congressi, la stanza, l'appartamento, lo stand in fiera, l'arena della situazione (nessuno ha detto che il posto da trasporre in digitale per attirare persone debba essere piccolo).
Come ogni tecnologia che evolve si abbassano e diventano praticabili per chiunque i costi di accesso, e poi figuratevi se non accompagniamo un proposta di prodotto/servizio con uno scivolo economico per il suo acquisto...